

No, non è la fantomatica ambrosia. Bensì…
Proprio il cioccolato!
So già cosa starai pensando:
“Ok Vito, sarà la solita metafora per dire che un prodotto è buonissimo, l’ho già sentita un milione di volte“.
Beh, mi dispiace deluderti ma questa volta… ti sbagli!
Sì, perché ti sto parlando di qualcosa di storicamente accurato! Lascia che te lo racconti.
La nostra storia comincia quasi 4 millenni fa, nel cuore del Sudamerica, per la precisione nell’Ecuador.
Devi sapere che i primi a coltivare la pianta del cacao e a creare il cioccolato furono i Maya. Lo chiamavano kakaw uhanal, per l’appunto, “cibo degli dei”!
Evidentemente se fra tutti i nomi avevano deciso di dargli proprio questo, non si trattava certo di una pianta qualunque.
In seguito, anche gli Aztechi cominciarono a coltivare questa pianta e a ricavarne una bevanda. Loro associavano il cioccolato a Xochiquetzal, la dea della fertilità.
Il cioccolato era un prodotto pregiato e riservato a nobili, talmente prezioso che i semi del cacao venivano usati come moneta di scambio!
Inoltre veniva usato come stimolante e i suoi effetti benefici venivano riscontrati già allora senza l’ausilio delle moderne tecnologie, che ci permettono di comprendere perché sia un prodotto così straordinario.
Come se non bastasse, dopo centinaia di anni abbiamo anche scoperto un metodo per utilizzare il cioccolato al meglio…
Un metodo di lavorazione a bassa temperatura che permette di conservare intatti i preziosi valori nutrizionali che andrebbero altrimenti persi con la cottura.