Già, perché forse non sai che nell’arco della mia vita non sono sempre stato un pasticcere crudista (o meglio, “colui che ha portato la pasticceria crudista in Italia”).
Tutt’altro: entrando nel mondo della ristorazione sono partito come lavapiatti, per poi fare il cameriere, il barista, il barman e poi per più di 10 anni ho gestito le mie attività di creperia.
Nel 2007, in seguito ad un serio problema di salute che sono riuscito a curare solo con un cambio di alimentazione, ho capito quanto quello che mangiamo influisce sul nostro benessere. Da lì ho inziato a scoprire e studiare le varie alimentazioni naturali, dalla macrobiotica all’ayurvedica, fino ad arrivare alla cucina crudista. Ne rimasi molto affascinato e nei miei primi esperimenti scoprii di avere un piccolo talento da coltivare…
Così ho iniziato a frequentare le migliori scuole di cucina crudista al mondo, fino a capire che la pasticceria raw è un universo tutto ancora da inventare.
Nel 2013 nacque in me un’intuizione che nel 2014 trasformai nella prima e più completa pasticceria crudista al mondo aperta al pubblico, unica per la sua varietà di offerta: cioccolato, dolci e gelato, tutto rigorosamente vegan e crudista. Grezzo, il laboratorio di Roma, per 4 anni è stato il più importante centro di ricerca e sperimentazione in questo ambito. Sono arrivato a creare oltre 100 ricette, e solo il gelato crudista mi ha richiesto 2 anni di prove, per arrivare a creare la ricetta “perfetta”, arrivata poi tra le migliori 20 di Italia al Gelato World Tour di Carpigiani.
Il mio lavoro ha ricevuto tanti altri importanti riconoscimenti: Miglior Bottega dell’anno 2015 di Gambero Rosso, Miglior Pasticceria Innovativa d’Italia da Il Golosario, per citarne alcuni.
Nel 2018 ho deciso di uscire dal progetto ed intraprendere nuovi cammini. Sempre innamorato della pasticceria crudista, cerco di diffonderla a livello internazionale attraverso corsi e consulenze. Sento questa mia professione come una missione di vita: poter dare la possibilità a chiunque di gustarsi un dolce goloso, senza sentirsi in colpa, e soprattutto nutrendosi.
Sogno un mondo in salute, dove la consapevolezza che il cibo possa contribuire al benessere dell’uomo sia sempre più diffusa, e dove il cibo industrializzato, maltrattato, diventi presto solo un vecchio ricordo.